LE ORIGINI DELLA MUSICA SWING: DALLE MARCETTE AL RAGTIME
Come nasce la musica Swing?
Beh, conosciamo un suo sicuro ispiratore: il ragtime, genere musicale nato in Louisiana, nel profondo Sud degli Stati Uniti e che si diffuse rapidamente fra gli afro-americani da New Orleans fino a Saint Louis, dal Mississipi al Missouri.
Il ragtime è un’emanazione dalla musica afroamericana di fine Ottocento, discendente diretto delle marce e dei balli ispirati dalle bande musicali nere. Suonato prevalentemente al pianoforte honky-tonk, talvolta accompagnato da orchestra, era caratterizzato da un ritmo binario sincopato, che ha contribuito alla formazione del jazz, di cui è considerato l'antenato.
La parola ragtime in inglese significa "tempo stracciato", "a brandelli". Quell’andamento “Allegro” contribuì alla sua diffusione anche in Europa, influenzando perfino compositori noti, come Debussy, e il suo Golliwogs’ Cake Walk in Childrens’ Corner.
CON IL BALLO CI PAGO L’AFFITTO
Fine ‘800. Siamo in Louisiana, più di due milioni di chilometri di territorio acquistati dalla Francia, che ne aveva il protettorato, dagli States del presidente Jefferson: qui si sente ancora forte il respiro musicale europeo. E si finisce per imitare quel nostro tipo di ballo manieristico: la polka si intreccia col foxtrot. Compositori neri vi aggiungeranno dunque un pizzico di tradizione africana, il ritmo delle loro origini, il sincretismo religioso delle loro danze. E poi c’è Cuba poco lontano: e l’influenza caraibica è un’ulteriore varietà di schemi.
New Orleans è già un centro culturale importante: i francesi avevano costruito per se stessi teatri, sale da convegno, luoghi di riunione e di cultura come nella loro madre patria. I bianchi amavano divertirsi e fare festa, ma sempre in stile europeo. I neri non vogliono essere da meno. Organizzano anche loro feste da ballo, ma non essendo ammessi nei locali dei bianchi, si riuniscono nelle case, pagando un piccolo contributo per il rinfresco e per l’affitto: House Rent Party si chiameranno così, a partire dagli anni ’20 ad Harlem, quelle serate casalinghe di libertà e allegria contagiosa.
La musica degli ex schiavi, che continuano a lavorare nelle piantagioni di cotone, è una forma più veloce e ritmata del blues. Quello di musicista è un mestiere non certo altolocato: magari non sa leggere e scrivere ma interpreta gli spartiti, improvvisa su giri musicali, cerca di riprodurli dalla vecchia kora, strumento a corda portato dall’Africa occidentale, che ha una zucca svuotata come cassa di risonanza, dal banjo, dalla marimba verso il violino a quattro corde, fino al pianoforte. Tutto il potere all’improvvisazione.
I BALLI E LA PASSEGGIATA DELLA FOCACCIA
Il ragtime è praticato soprattutto da musicisti mulatti, una élite rispetto ai neri. Si basa su un elemento tipicamente africano, cioè sulla contrapposizione tra due ritmi diversi, uno regolare e ossessivo (generalmente tipico della mano sinistra nelle composizioni ragtime per piano), l'altro vario e sincopato (eseguito invece con la mano destra).Era suonato inizialmente dalle cosiddette jug band, con strumenti casalinghi come il celebre washboard (l'asse da lavare) e altri strumenti di cucina; come detto, nel banjo trovò il suo protagonista, prima che sopraggiungessero pianoforte e chitarra.
A New Orleans erano sorte, dunque, piccole orchestrine, in genere composte da fiati e da una elementare sezione ritmica, che si esibivano per le strade e nei locali malfamati del quartiere a luci rosse della città. La danza che si accompagnava a questi ritmi nell' ambito del music-hall si chiamava cakewalk. Fu così chiamata perché alla coppia migliore si dava in premio una focaccia.
E’ il jazz che nasce e si sviluppa, il jazz saltellante che parte dalle zone rurali del profondo Sud e ben presto, con la Great Migration verso il Nord spopolerà da New York a Chicago, da Kansas City fino a San Francisco.